Simone D
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Molto male. Quando ci si ritrova aggrediti verbalmente dal proprietario della struttura, va molto male. Il danno è doppio: l'ospite (in questo caso noi) lascia il luogo con un pessimo ricordo, ed il proprietario (Cristiano) ha l'avvisaglia che prima o poi farà i conti con il suo fallimento come imprenditore (se già non lo sta facendo).||In ordine temporale: la mattina ed il pomeriggio erano trascorsi bene, avendo trovato un luogo con indubbiamente un bel panorama ed un bellissimo contesto naturale (ma questo non è merito di Cristiano, ma della bella regione in cui opera), avendo passato la giornata a bordo piscina anche in compagnia del nostro amico a 4 zampe, devo dire ben accolto fin da subito dal proprietario (con il laconico evergreen "Preferisco i cani alle persone!", che se al telefono poteva sembrare una battuta simpatica, a posteriori si è palesata come chiara dichiarazione d'intenti) e dagli altri ospiti. I problemi sono arrivati con il vitto. Parlando già il mattino con Cristiano, ci è stata proposta la cena in struttura a 30 euro (a persona, in due? Boh, non è stato subito chiaro, e il prezzo l'ho dovuto chiedere un paio di volte prima che venisse riferito) con menu fisso di antipasto, primo, secondo e contorno con prodotti tipici e/o di loro produzione (cosa propone a cena? Risposta: "boh, ancora devo decidere, vedo a seconda dell'ispirazione, ieri sera ho fatto gli gnocchi con la pecora, carne alla brace" ecc.., quindi non eravamo sicuri di cosa avremmo mangiato, ma visto quanto avesse decantato...ci siamo fidati, palesemente sbagliando). Bene, a cena ci viene presentato: antipasto con 2 bruschette (1 a testa: 1 con olio e 1 con salsa di funghi (?) commerciale), 1 pezzetto di salame di cinghiale, 1 pezzetto di salame di maiale, 2 fettine di lonza, 2 fettine di capocollo); primo, spaghetti (fatti in casa, quello lo abbiamo notato) all'arrabbiata (con sugo decisamente insipido), secondo con due fettine (ine) di arista (?) con frullato di verdure spalmate sopra e un pò di insalata da busta cotta per il caldo e per il condimento messo in anticipo, 500 ml di vino rosso in brocca (caldo) e quando si parla di vino della casa, non penso si parli di Barbaresco. Rimane il dubbio della richiesta dei 30 euro, ma viste le esiguità dei piatti e la loro assoluta convenzionalità (dove sono i prodotti tipici Umbri e la "produzione propria"? Si parlava dell'olio? Beh, un po' poco per parlare di territorialità), interpretiamo 30 euro in due.||Al check-out (dopo una colazione con 2 cornetti industriali farciti lì per lì, caffè, cappuccino, latte richiesto freddo ma portato a temperatura ambiente, il che questo periodo significa 30° e succo di pesca ad altrettanta temperatura) ci viene presentato il conto: 140 Euro. Chiediamo chiarimenti a Cristiano, la stanza era manifesto 40 Euro a persona (visto l'uso della piscina, ci sta) (40+40=80), gli altri 60? Si palesa: 30 euro a persona. A quel punto facciamo notare l'assoluta incongruenza dell'offerta, che ci avevano fatto rimanere veramente male della cena consumata, non sono accettabili, e fanno solo pensare ad una bella furbata del proprietario, che vedendo due ragazzi giovani e cordiali, ha pensato che fossero anche facilmente fregabili. Cascato malissimo. Alle nostre lamentele come CLIENTI (ci siamo dati del tu per un giorno, NON SIAMO AMICI), il caro Cristiano va in escandescenze (di fronte ad altri clienti, una famiglia con bambini di 9 anni, vergognoso), elencando quanto avessimo mangiato (mah!), colpevolizzandoci che avessimo usato la piscina ("Non è inclusa nella stanza?" "NO", ah, quindi per punizione ci spelli a cena), per non fare una figura barbina con gli altri clienti (ma si è già messo in imbarazzo alzando la voce in faccia alla mia compagna di 1m e 60, lui un omone di quasi 2 metri e 150 chili, tanto da intimargli di prendere le distanze e abbassare la voce, vergognoso e vigliacco) ci fa pagare la cena 30 euro in due, facendoci andare via accompagnati da una festa di NON FATEVI PIU' VEDERE, SIETE DEGLI SCAPPATI DI CASA!||Delusione per noi, fallimento lui.